21 marzo 2010. Escursionismo. "Gioco orientamento" in Valvertova
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Anche se il 21 marzo, primo giorno di primavera, le premesse del tempo non promettevano nulla di buono, il gruppo escursionisti del CAI di Carate Brianza non si è dato per vinto ed è partito verso la meta della gita organizzata dalla locale sezione CAI. Meta è il Monte Secretondo, cima di 1500 metri di altezza che si trova nel gruppo delle Prealpi Bergamasche. Punto di partenza è il paese di Vertova. L'omonima valle è uno degli angoli più suggestivi della media Valle Seriana. Si insinua tortuosa ed incassata, per 12 Km, tra il Monte Cavlera ed il Monte Cedrina sino nel cuore del massiccio del Monte Alben. Dopo esserci preparati per la camminata, cominciamo ad addentrarci in questa stupenda e lunga valle. Caratteristica principale è la presenza del torrente che forma diversi salti e alcune vasche, generalmente chiamate "marmitte dei giganti". Dapprima il sentiero è praticamente in piano e attraverso alcuni guadi nel torrente ci porta alla base della stupenda cascata "Val de Grue". Da qui spostandoci sulla sinistra cominciamo a salire per ripidi sentieri che tra guadi e boschi, ci portano a guadagnare quota e arriviamo alla conca di Sedernèl. Ora risalendo alcuni ghiaioni arriviamo ad una baita dove il sentiero prende una decisa piega a destra verso il bosco. Da qui cominciamo a trovare un po' di neve. Una volta raggiunto il bosco il sentiero diventa ripido e la neve comincia ad arrivarci alle ginocchia. Dopo circa 45 minuti arriviamo finalmente al Bivacco Testa (1489 metri). Il bivacco, incustodito, si presenta pulito ed accogliente e ci permette di riposarci, tra un panino e qualche bibita. Qui il nostro capogita ci "illumina" sull'uso di bussola, altimetro e carta topografica. La meta della gita sarebbe stata il Monte Secretondo, ma l'abbondante neve ci induce a rinunciarvi. Quindi decidiamo di scendere per lo stesso itinerario da cui siamo saliti. Comincia così la lunga discesa che per ben 2 ore e 30' ci impegna nella stupenda valle Vertova. Arriviamo quindi al punto di partenza dove ci aspetta il pullman per il ritorno a casa. Insomma la giornata non prometteva niente di buono, invece siamo riusciti a portare a termine una bella gita e fortunatamente il tempo clemente ci ha risparmiato la pioggia.
14 febbraio 2010. Escursionismo. "Neve e ciaspole". Val Febbraro
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Una bella giornata di sole ha accolto gli amici escursionisti del CAI di Carate Brianza che domenica 14 febbraio hanno raggiunto, ciaspole ai piedi, le Baite di Borghetto in Val Febbraro verso il Passo Baldiscio. La Val Febbraro è una valle laterale della Valchiavenna in provincia di Sondrio che parte da Isola, paese ai piedi di Medesimo, nota località sciistica. Il gruppo è partito da Carate alle 6:30 e, raggiunto il punto di partenza , con una tranquilla e panoramica camminata si è addentrato nella Val Febbraro. Caratteristica di questa valle è la presenza ai suoi lati di stupende cascate di ghiaccio che si sono formate per via della bassa temperatura invernale. Su queste pareti è possibile vedere alpinisti che, con adeguato materiale, scalano. Superate queste spettacolari strutture, il sentiero spiana permettendo al gruppo di raggiungere le baite di Borghetto a quota 2000 metri. Qui, gli escursionisti si sono fermati e riposati. La meta del Passo Baldiscio non è stata raggiunta a causa delle condizioni un po' sfavorevoli del manto nevoso. Dopo il meritato riposo ed una lezione tenuta dal capogita, sull'utilizzo dell'ARTVA (apparecchio di ricerca travolti da valanga) , i partecipanti hanno quindi ripreso la strada del ritorno, percorrendo a ritroso il percorso di salita. Alle 16:00 sono quindi ripartiti per Carate. E' così cominciata l'attività escursionistica del 2010, organizzata dalla locale sezione del CAI. Il prossimo appuntamento, a cui tutti sono invitati a partecipare è per il 21 marzo p.v. che vedrà come meta della gita la Val Vertova , valle laterale della più nota Valleseriana nella bergamasca. Oltre alla salita al Monte Secretondo (1555 metri), sarà possibile anche imparare da un esperto come usare la cartina topografica , l'altimetro e la bussola, per meglio orientarsi in montagna.